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Sposarsi troppo tardi

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Nessuno poteva immaginare cosa le passava per la testa perché era talmente imprevedibile che riusciva a stupire anche se stessa. Inaffidabile era l’offesa più detestabile per lei, forse perché era così vera. Lara quella sera non aveva nessuna fretta di uscire dall’ufficio perché voleva dire tornare a casa e trovarsi da sola a fare i conti con la sua vita. Non voleva seriamente un uomo e nessun uomo voleva seriamente lei. Lara era molto attraente e sensuale fin troppo per un uomo qualunque, lei ne meritava uno speciale, pensava convintamente che nessuno era all’altezza. Per questo, fino ad ora era rimasta “single” ma nessun’altra parola la rabbrividiva tanto. Aveva bisogno di un buon alibi, ed innamorarsi di un uomo impossibile le sembrava il pretesto migliore per tenersi lontana da chi avrebbe potuto prospettare un buon matrimonio. Le serviva sempre un uomo sposato per credersi innamorata di lui e vivere una struggente storia di amore impossibile da far credere agli altri ma soprattutt

Tradizioni Italiane

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Piera lavorava al negozio di alimentari del paesello, quello che, mentre gli passi davanti, ti domandi come farà mai a rimanere aperto!. Piera ci sapeva fare. Le signore al mattino andavano di corsa e Piera preparava il loro pane già pesato nei sacchetti, e quando imbustava la frutta o la verdura la pesava sempre prima di infilarci ancora un pezzo meno fresco. Lei lo faceva con gesti sbrigativi ma evidenti in modo che ogni signora sapesse di aver ricevuto un regalo. Piera aveva pazienza ed aspettava ore da un cliente all'altro ma nessuno usciva scontento dal suo piccolo shop; e soprattutto la signora che, oltre a fare la spesa, voleva sfogarsi un po’, con lei poteva farlo liberamente e sentirsi appieno compresa. Perché? ci si domanda, la fatica di gestire un negozio in paese era tanta e Piera era sola, ma la risposta veniva da se, pensando a Piera in una città, lontano da casa, magari commessa di un supermercato dove il contatto umano è superfluo e la vicinanza delle persone infast

Può un topo essere felice?

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  Un topo può essere felice? Un topastro di campagna può essere felice e darlo a vedere? Può assomigliare a Topo Gigio, che piace tanto ai bambini, ed avere un musetto disteso, pulito e nemmeno tanto spaventato dalla tua presenza. Dare l’impressione di avere la pancia piena e vantare una pelliccia folta grigio silver metallizzato. Ecco cosa può accadere inaspettatamente e darti la risposta che cerchi: Ebbene si, un topo può essere felice, se abita nei dintorni di casa mia ed è poco o per nulla disturbato E se può essere felice un topo, chiunque può essere felice come lui Photo by Ricky Kharawala on Unsplash

Un filo di rossetto

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  Dal muretto la vista ti lasciava senza fiato e quello era il punto di ritrovo del paese. Non tutti si lasciavano affascinare dal panorama perché ne erano abituati ma coloro che, avevano momenti pensierosi, difficili o dovevano prendere una decisione sapevano di dover estendere il proprio sguardo ed i propri pensieri in quella direzione. Il muretto ero sostenuto da piccole colonne di cemento e dalle parti era rivestito di edera e arbusti che salivano dal fossato sottostante. Il terreno non apparteneva a nessuno oppure nessuno da anni si prendeva cura di lui, anche perché, non era facile tenere pulito una lingua di terra pendente. Sotto ancora, un piccolo boschetto di aceri e pioppi da anni anche lui abbandonato ma ogni primavera ed estate e in autunno si colora ugualmente delle tinte di arancione giallo e rosso, tanto per dimostrare che, se c’è luce e c’è acqua, si può far a meno di tutti. Quella sera nessuno è passato di li, erano tutti presi dalle loro faccende quotidiane. Orietta d

Virilità e Femminilità

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Gualco quella sera doveva passare in farmacia sua moglie Ludovica gli aveva telefonato all'ora di pranzo pregandolo di portarle a casa qualcosa per la tosse. Tutto il giorno aveva giostrato tre figli maschi fra asilo, scuola e attività extrascolastiche, tossendo ininterrottamente. I tre figli di Gualco erano maschi tanto quanto era maschio lui, caratteristica inconfondibile per chi lo incontrava. A chi gli stava accanto anche solo qualche minuto. Si trattava degli enzimi ormonali che emanava o più semplicemente dal timbro della sua voce e, non da meno era, il suo incedere, un segno indelebile di virilità. E Lara se ne era accorta sin dai banchi di scuola quando entrambe avevano i brufoli. Lei era bionda da talmente tanto tempo che nessuno è certo se lo fosse per davvero ma poco conta perché il biondo non è una tinta ma uno status ed un altro segno inconfondibile della incombente femminilità che Lara possedeva era il suo profumo. Niente di comprabile perché chiunque avrebbe potuto f

Monotona e Deprimente Consuetudine

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Mercadelli era un tipo strano non gli piacevano tutte le ore del giorno ma solo quelle serali, il breve intervallo di tempo poco prima del tramonto, quello che i fotografi chiamano l'ora blu. Il cielo è proprio blu. Mercadelli a quell'ora torna a casa dall'ufficio, deve fare solo pochi chilometri ma tutti in coda al semaforo non gli rimane che spostare lo sguardo dal blu del cielo, alle luci rosse delle auto in coda e da quelle alle luci arancio dei lampioni. E Mercandelli questo lo fa da vent’anni per cinque giorni la settimana per quattro settimane al mese e per cinquanta settimane all'anno tolto una settimana di ferie a Natale e una Ferragosto. Quella sera il tempo era complice, pioveva appena ma i riflessi dell’acqua rendevano ancor più brillante i puntini illuminati. Doveva sbrigarsi a tornare a casa perché la moglie lo aspettava trepidante mentre la fila al semaforo proseguiva lenta. Bastavano sempre poche gocce di pioggia per peggiorare le condizioni del traffico